La faccia giovane dell’Imolese è lo specchio dei tanti giocatori che in questi anni sono saliti dal vivaio in prima squadra. Il settore giovanile è l’investimento migliore di ieri, oggi e domani, è questo lo slogan che viene utilizzato da qualche stagione dal club più antico della città. Le intuizioni della dirigenza, unite alle scelte del tecnico Franco Farneti, hanno permesso al centrocampista Davide Santandrea di collezionare tantissime presenze: “Quando una squadra sale di categoria – dice il diretto interessato – di solito i dirigenti vanno a prendere i giovani da altre formazioni, qui invece il presidente Lorenzo Spagnoli e il direttore tecnico Gianluca Ricci hanno dato a me e agli altri ragazzi del vivaio  la possibilità di poter giocare anche in serie D. All’Imolese io e  più giovani dobbiamo ringraziare la dirigenza per la fiducia che ripone in noi, e per la possibilità che ci viene data di poter giocare in D nella propria città”.

Nell’ultima del 2013 i rossoblù si sono presi una vittoria importantissima sul campo di Abano: “Il nostro campionato è strano, a Fidenza abbiamo dominato, con il Palazzolo meritavamo di vincere e invece si è pareggiato,  andiamo in casa di una delle prime e vinciamo, è stata una vittoria importantissima arrivata perché tutti sul campo si sono sacrificati per gli altri. L’unico rammarico è quello di non aver sfruttato tutte le palle gol e questo ha fatto sì che il risultato rimanesse in bilico fino alla fine”.

Il salto dall’Eccellenza alla serie D all’inizio del campionato si è fatto sentire: “Pensavo ci fosse meno differenza rispetto all’Eccellenza, ce ne siamo resi conto subito nelle prime giornate,  ma appena tutti noi ci siamo calati nella realtà del nuovo torneo sono arrivati i risultati”.

Ventisei i punti conquistati nel girone d’andata: “Potevano essere di più, ma non bisogna  rammaricarsi, dopo la partenza disastrosa ci davano per spacciati, poi però l’Imolese  ha preso le misure e sono arrivati i risultati. Ora con gli  innesti importanti di Tattini e Petrascu possiamo agganciare la zona play off, rimanendo però con i piedi ben piantati per terra”.

Davide è seguito sempre dalla famiglia in tutte le partite dell’Imolese: “Mio nonno fino a due anni fa non guardava nessuna partita, quest’anno è venuto a Camaiore e ad Abano, non si perde nemmeno un allenamento, questo sua nuova passione per il calcio mi rende orgoglioso e riconoscente nei suoi confronti. Spero venga più spesso in trasferta, con lui al seguito in due viaggi sono arrivati sei punti”.

(Riproduzione riservata – Comunicazione Imolese Calcio – foto Sanna)davidesantandrea

Archivi