Studente dell’agraria, tifoso del Milan a differenza di un cugino che spasima per la Roma, giovane, ma già incubo dei portieri avversari. Un talento allo stato puro che sta incantando un po’ tutti, Enrico Boschi, classe 1996, solo 16 anni e la voglia di scrivere il proprio nome nell’olimpo del calcio.
“E’ un giocatore per cui stravedo – dice il direttore tecnico dell’Imolese Gianluca Ricci -, e non capisco come il Cesena non l’abbia tenuto. Domenica scorsa a Sant’Antonio ha mostrato carattere, quando siamo rimasti in dieci è stato bravo a tenere in scacco l’intera difesa, è andato in gol e nel primo tempo la sua segnatura era valida”.
In queste settimane Boschi ha fatto dei provini per il Padova, ci tornerà la prossima settimana, e a Bologna, e anche i rossoblù hanno pensato di rivederlo all’opera; intanto ha segnato in Eccellenza e già 11 reti nella Juniores: “Il mio giocatore modello – dice Enrico – è Van Persie del Manchester United, mi fa veramente impazzire”.
Una carriera breve quella di Boschi, ma già ricca di soddisfazioni, tre anni alla Juvenilia squadra del suo quartieri, alcune annate all’Imolese, poi due stagioni a Cesena sotto la guida di Abbondanza e Masolini, poi di nuovo in rossoblù: “In Romagna ho passato due belle annate, mi è dispiaciuto non rimanerci ancora, ora però sono all’Imolese e questo è il mio punto di partenza, un giorno mi piacerebbe fare il professionista del calcio, a chi non piacerebbe”?
Un esordio da incorniciare quello di Boschi, un gol segnato e uno annullato, ma soprattutto una ripresa dove ha fatto reparto da solo: “In questi giorni tutti i miei compagni dell’Agraria mi hanno fatto i complimenti, è stata una settimana veramente bella, ma io sono quello di sempre, nel calcio non puoi e devi montarti la testa. Aver segnato in Eccellenza non significa nulla e non sono arrivato da nessuna parte”.
La storia di Boschi ricorda un po’ quella di Daniele Ricupa di alcuni anni fa, non era fuoriquota, si prese la maglia da titolare e segnò 8 gol: “Quando ero a Cesena andavamo in treno insieme, spero di giocare ancora in prima squadra e non sarebbe battere il suo record di gol qui a Imola. Intanto mi trovo bene nello spogliatoio, Spagnoli è un vero capitano, mi da sempre i consigli giusti come fanno il preparatore atletico e altri compagni”.
Domenica la sfida con la Sampierana: “Io spero di giocare sempre, ma non spetta a me deciderlo”. Idee chiare e fiuto del gol. Due caratteristiche super. (Riproduzione riservata – Comunicazione Imolese Calcio)
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