E’ Natale ogni volta che riconosci con umiltà i tuoi limiti e la tua debolezza. Diceva così l’indimenticabile Madre Teresa di Calcutta. E’ Natale ogni anno mentre Gesù soffia sulle candeline della sua torta di compleanno. E’ Natale quando scartiamo i regali, mentre mettiamo il vestito buono. E’ Natale quando sulla tavola ci sono i bicchieri di cristallo e la tovaglia di lino. E’ natale quando facciamo tesoro del dono della vita. E’ Natale anche quando dovremmo avere un pensiero per gli altri e invece ci interessiamo solo a noi stessi cadendo nel più sfrenato e terribile dei peccati: l’egoismo. E’ la festa più attesa, il momento che per anni ci ha fatto credere in un vecchietto con la barba lunga, gli occhiali e il vestito rosso. E’ Natale ogni giorno della nostra vita in cui con umiltà riconosciamo i nostri limiti, le nostre debolezze; è natale anche quando accettiamo le nostre insicurezze. Ovunque ci ricordano il periodo dei regali, degli sfarzi. E’ Natale, lo urlano alla televisione, alla radio dove passa la musica che ha fatto la storia. E’ Natale anche per capire che ci hanno donato la vita per farne tesoro, per non sprecarla inseguendo quelle chimere che non sono altro la tomba del nostro io. E’ Natale ogni giorno in cui facciamo una buona azione. E’ Natale quando pensiamo al prossimo e non lo rinneghiamo. E’ Natale quando si spegne il focolaio di una guerra. Sarà Natale quando tutti i cittadini di L’Aquila e dintorni vivranno in una casa e non in una baracca di legno. Sarà Natale quando i nostri politici smetteranno di farsi la guerra, saranno più saggi e non andranno a trans con le auto blu. Sarà Natale per le strade di Napoli quando i bambini andranno a scuola e non saranno alla mercé di chi li sfrutta. Sarà Natale quando la vita sorriderà non solo ai potenti, ai ricchi e alle persone senza scrupoli. E’ Natale anche per gli invisibili che abitano dentro una scatola di cartone. E’ Natale anche per gli anziani che vivono in uno ospizio e si accontenterebbero di un sorriso e una carezza piena d’amore. E’ Natale anche per chi è discriminato perché di colore diverso, di religione opposta alla nostra. E’ un giorno di festa per quelle persone che hanno gusti sessuali diversi dalla maggior parte della gente, ma essere dalla parte della maggioranza non significa nulla, non da il diritto di emettere giudizi e condanne. Sarà un giorno come tutti gli altri per i nostri soldati impegnati, con le armi in pugno, a mantenere la pace dove regnano l’odio e la discriminazione. Queste sono solo parole, lettere che riempiono uno schermo bianco e desolato. E’ Natale anche su face book e sul display di un telefonino dove arrivano continuamente sms. Quanto volte ci siamo sentiti dire che è Natale? Che dobbiamo esprimere un desiderio? Infinite volte, infinite fandonie raccontate a tante generazioni….E’ Natale quando il mondo gira le spalle, è Natale quando non abbiamo il coraggio di guardare in faccia al prossimo. E’ Natale quando per pudore e frenesia non salutiamo chi incontriamo per strada. E’ Natale, la terra continua a girare e la vita a scorrere. E’ Natale è il mondo è chiuso per ferie mentre un bambino in un remoto angolo della terra muore fra l’indifferenza… (tratto da libro Il pescatore di favole – racconti di Antonio Montefusco, in vendita online su ilmiolibro.it)