Il calcio, come ogni sport, dovrebbe essere uno strumento costante di inclusione, aggregazione e condivisione e, dovrebbe, più di ogni altra cosa, aprirsi a tutti. Senza barriere.
È con questo spirito che nel 2016 nasce “Quarta Categoria”, primo torneo nazionale di calcio a 7 riservato a calciatori e calciatrici con disabilità intellettivo-relazionale e patologie psichiatriche, promosso dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio con il sostegno e l’adesione convinta di tutte le principali componenti del mondo del calcio.
Il progetto sociale “Quarta Categoria-calcio e disabilità” raccoglie l’esigenza di tanti ragazzi che manifestano la voglia di giocare a calcio vivendo la passione per il pallone senza limiti, ma in un contesto ufficiale.
Subito dopo l’approdo in Lega Pro, la Società decide di allargare ulteriormente il numero delle proprie squadre abbracciando un progetto sociale avviato dalla FIGC che prevede “l’adozione” da parte di squadre professionistiche di realtà esistenti sul territorio che operano con ragazzi con disabilità cognitivo/relazionali.
Questo progetto, retto da un protocollo di intesa sottoscritto presso il Senato della Repubblica Italiana il 18 gennaio 2017, viene gestito in collaborazione con il Comitato Italiano Paralimpico (CIP).
Un progetto pioniere e all’avanguardia nel panorama europeo, con l’obiettivo primario di abbattere ogni barriera che ostacoli la piena integrazione e garantire la pratica continuativa del calcio al fine di migliorare le potenzialità fisiche e motorie di ogni atleta.